La Madre di Dio e i Re Magi nel Sarcofago Dogmatico

06Dogmatico Red

Nel 1823, la Basilica di San Paolo a Roma fu distrutta da un terribile incendio. Durante i lavori di ricostruzione, nel 1838, mentre si scavava in prossimità della tomba dell’Apostolo Paolo, fu trovato questo splendido sarcofago risalente alla prima metà del IV secolo d. C.. Per la bellezza e la profondità delle scene bibliche scolpite, ha ricevuto il nome di sarcofago DOGMATICO, oggi lo possiamo ammirare ai Musei Vaticani nella collezione del  Museo Pio cristiano.

E’ possibile suddividere la fronte del sarcofago in quattro zone tematiche delimitate dal tondo degli sposi defunti e dalla scena di Daniele nella fossa dei leoni, al centro con l’asse orizzontale che divide lo spazio in due sezioni, superiore ed inferiore.

Focalizziamo la nostra attenzione sul lato sinistro del sarcofago, mettendo in relazione la Creazione nella fascia superiore con l’Epifania, posta nella fascia inferiore.

Dogmatico Trinity RED

La Creazione

È scolpita la Santissima Trinità, Dio Padre, il Figlio e lo Spirito Santo. Vediamo lo Spirito Santo dietro il trono di Dio Padre. Dio Padre protende la sua mano destra sul braccio destro del Figlio, le dita di Dio Padre sono articolate nel gesto della Parola (adlocutio). Il gesto del Padre prosegue nel braccio destro del Figlio che trae Eva da Adamo, disteso per terra. Con questa immagine si vuole evidenziare che “tutto è stato fatto per mezzo del Verbo, e senza di lui niente è stato fatto di tutto ciò che esiste” (Gv 1,3).
Il Figlio volge il capo verso il Padre, e lo Spirito Santo, che poggia la mano sul trono a rilevare la sua partecipazione all’atto creativo. Tra i Tre vi è un intenso gioco di sguardi, che sottolinea la loro profonda  comunione e relazione di amore.

Nella fascia inferiore, anche la Vergine Maria con il Bambino, siede in trono come Dio Padre. I Re Magi avanzano verso il trono di Maria per adorare il Bambino divino, indossano la tunica corta e portano sul capo il tipico berretto frigio. Ognuno dei tre Magi reca tra le mani un cofanetto con i doni per Gesù, il primo mostra l’oro al Bambino che stende la mano per toccare il cofanetto. L’oro indica la regalità, Gesù è il Re dei re, il secondo Magio reca l’incenso per designarne la divinità, Gesù è il Figlio di Dio, il terzo dono è la mirra usata per imbalsamare i corpi, Gesù è vero uomo destinato a morire.

Dogmatico Three Kings RED

La Vergine Maria accoglie e porge il Bambino ai Magi, Ella è rappresentata come la Regina Madre, Maria è la Madre di Dio, che offre il Figlio a tutte le genti, rappresentate dai Magi.Il primo dei Magi segnala le tre stelle che brillano su Maria e il Bambino. La figura che sta dietro il trono della Vergine non è Giuseppe, ma è Balaam, un sacerdote pagano che profetizza sul Popolo di Dio: “Una stella spunta da Giacobbe e uno scettro sorge da Israele” (Nm. 24, 17). Balaam ha le stesse sembianze e la stessa posizione dello Spirito Santo, posto dietro al trono di Dio Padre, si sottolinea che lo Spirito Santo ha parlato per mezzo dei profeti. La stella profetica di Balaam si attualizza nella stella che guida i Magi al Dio bambino.

Le tre stelle alludono al trinitario mistero di luce. Nel mistero dell’Epifania è mostrata la volontà del Padre di beneficare tutti i popoli con la sua Luce di grazia.

Il Legame tra la Creazione e l’Epifania si evidenzia mediante il segno della cattedra – trono: dalla ‘cattedra’ della Creazione, Dio Padre chiama Adamo ed Eva alla vita. Dalla ‘cattedra’ epifanica, Cristo e Maria, nuovo Adamo e novella Eva, chiamano l’uomo dalle tenebre alla luce.