La Santissima Trinità

Lorenzo Lotto Trinità Foto: Wikapedia

La Santissima Trinità, realizzata da Lorenzo Lotto nel 1523 a Bergamo per la chiesa di Sant’Alessandro della Croce, presenta una riflessione del mistero Trinitario davvero peculiare. Si tratta di un’opera ad olio su tela, 170 x 115 cm, ora in deposito temporaneo al Museo Diocesano di Bergamo.

L’artista, uomo di profonda fede, caratterizzato da una spiritualità improntata sulla riflessione del mistero dell’Incarnazione, ha trascorso molti anni al servizio del santuario di Loreto, dove ha avuto la possibilità di trarre ispirazione direttamente alla presenza della Casa di Nazaret, dove Giuseppe e Maria hanno vissuto con il Figlio di Dio fatto uomo per circa trent’anni.

Lorenzo Lotto organizza la rappresentazione della Santissima Trinità dalla testimonianza che Cristo rende al Padre, il suo riferimento principale è in Giovanni 12, 44-45:

“Gesù allora gridò a gran voce: "Chi crede in me, non crede in me, ma in colui che mi ha mandato; chi vede me, vede colui che mi ha mandato.

Cristo è il centro, la parte visibile del mistero trinitario. I panneggi indossati dal Cristo volteggiano al vento, i loro colori azzurro e rosso ne richiamano la doppia natura, divina e umana. In ununica immagine, Lorenzo Lotto richiama più misteri della vita di Cristo: Gesù trasfigurato sul Tabor, al Gesù risorto e asceso al cielo.

Cristo Risorto nel seno del Padre mostra ai fedeli le mani forate dai chiodi aprendo le braccia in un atteggiamento che riprende quello dell’ombra di luce che gli è alle spalle. Dio Padre è, infatti, genialmente rappresentato come una sagoma di luce dietro e sopra Cristo, mentre lo Spirito Santo, appare in forma di colomba come nel giorno del battesimo al fiume Giordano (cfr. Mt 3, 13-17; Mc 1,7-11; Lc 3, 15-22). Nelle parole del Vangelo di Giovanni 1, 18 si trova la chiave che illustra la meditazione del mistero Trinitario che Lorenzo Lotto ha fissato su questa tela: “Dio nessuno l'ha mai visto: proprio il Figlio unigenito, che è nel seno del Padre, lui lo ha rivelato”. Sotto i piedi di Cristo vediamo l’arcobaleno, segno della Nuova ed eterna Alleanza tra cielo e terra, sancita per sempre dal Sangue di Cristo, che torna nel seno del Padre con le ferite della croce ancora aperte. Il Verbo divino porta con sé la nostra umanità assunta in modo perenne. Orami tutta l’Umanità in Cristo è custodita nel cuore Trinitario, questo significa che, per ogni uomo, è stata aperta una porta, è stata data la possibilità di entrare e di vivere della Vita divina, preparata dal Padre, offerta mediante l’obbedienza e il sacrificio del Figlio e donata al mondo in larga misura dallo Spirito Santo.