Novena di Natale. Quarto giorno, 19 dicembre

O Radix Jesse, qui stas in signum populorum, super quem continebunt reges os suum,
quem gentes deprecabuntur: veni ad liberandum nos, jam noli tardare.

Nell’Antifona “O” di oggi invochiamo Cristo come “germoglio della radice di Iesse”. La radice richiama il fondamento, cioè qualcosa senza la quale non c’è vita. Così è per noi in riferimento a Gesù. Se manca Lui viene a mancare il fondamento della vita e siamo perduti. Questa consapevolezza ci accompagni per l’intera giornata, mentre ci rivolgiamo a Lui, invocandolo come il germoglio della nostra radice, nella preghiera comunitaria e personale.

Vieni, Gesù! Maranathà!

O Radice di Iesse, che ti innalzi come segno per i popoli: tacciono davanti a te i re della terra, e le nazioni t’invocano: vieni a liberarci, non tardare.

Magnificat

L’anima mia magnifica il Signore *
e il mio spirito esulta in Dio, mio salvatore,

perché ha guardato l’umiltà della sua serva. *
D’ora in poi tutte le generazioni mi chiameranno beata.

Grandi cose ha fatto in me l’Onnipotente *
e Santo è il suo nome:

di generazione in generazione la sua misericordia *
si stende su quelli che lo temono.

Ha spiegato la potenza del suo braccio, *
ha disperso i superbi nei pensieri del loro cuore;

ha rovesciato i potenti dai troni, *
ha innalzato gli umili;

ha ricolmato di beni gli affamati, *
ha rimandato i ricchi a mani vuote.

Ha soccorso Israele, suo servo, *
ricordandosi della sua misericordia,

come aveva promesso ai nostri padri, *
ad Abramo e alla sua discendenza, per sempre.

Gloria al Padre e al Figlio *
e allo Spirito Santo.

Come era nel principio, e ora e sempre *
nei secoli dei secoli. Amen.

O Radice di Iesse, che ti innalzi come segno per i popoli: tacciono davanti a te i re della terra, e le nazioni t’invocano: vieni a liberarci, non tardare.

Orazione
O Dio, che hai rivelato al mondo con il parto della Vergine lo splendore della tua gloria, concedi al tuo popolo di venerare con fede viva e di celebrare con sincero amore il grande mistero dell’incarnazione. Per il nostro Signore. Amen.