La rete che salva la vita

eucaristia_2

Meditazione di Mons. Ettore Balestrero

Siamo nel tempo liturgico detto “ordinario” e il colore che la liturgia adotta è il verde. Questo è il tempo della quotidianità, tempo ottimo per cambiare noi stessi: esaminiamoci per scoprire il nostro difetto dominante, ossia ciò che domina le nostre azioni e i nostri pensieri, provocando la nostra tristezza o la nostra gioia. È nella vita di tutti i giorni, che mettiamo alla prova la nostra fedeltà a Gesù. Come vivere pienamente questo tempo? Vivendolo con Gesù e intessendo la nostra giornata sempre in stretto contatto con Lui. Nella vita quotidiana, la preghiera ha la stessa funzione che ha la rete di protezione per un trapezista: la rete mette al riparo il trapezista da ogni eventuale caduta. Il trapezista, una volta esperto, pone poca attenzione alla presenza o meno della rete, perché si sente sicuro nei suoi movimenti, ma corre sempre il rischio di cadere. Nella vita spirituale, si rischia di cadere, se nel corso del tempo, non abbiamo costruito una rete di protezione, che ci mette in stretta relazione con Gesù. Nell’Eucaristia e dall’Eucaristia, si può creare un rapporto personale con Gesù. L’amore che abbiamo verso l’Eucaristia è la misura dell’amore che nutriamo verso il Signore. Pregare non è una tecnica da applicare, ma un dialogo con Dio, la cui efficacia dipende dall’apertura del nostro cuore alla sua volontà. Nel dialogo con un amico, la profondità dell’amicizia dipende dalla nostra disposizione interiore: “Parla Signore, perché il tuo servo ti ascolta” (1Samuele 3,10).

Se non c’è rettitudine d’intenzione, ossia il desiderio vero d’incontrare il Signore, rischiamo di fare un monologo e non un dialogo. La fedeltà è indispensabile per creare il dialogo personale ed efficace con Gesù. Ogni nostro stato d’animo va posto alla luce della Sacra Scrittura, parlando con Qualcuno che certamente ne sa più di noi. La preghiera è la rete che ci permette di vincere il nostro difetto dominante giorno per giorno. La confessione cancella i nostri peccati, ci dà la forza di dominare noi stessi e ci rafforza nella pratica delle virtù, soprattutto la pazienza e la perseveranza. Infine la direzione spirituale aiuta a fare chiarezza su noi stessi. L’impegno in questo senso deve rimanere alto, ogni ambito della nostra vita deve essere impregnato dalla carità. La carità si esplica nell’esercizio della pazienza verso le nostre debolezze, ma soprattutto verso il nostro prossimo, specie quando ci mette a dura prova.

In Dio ogni accadimento quotidiano trova il suo significato: la nostra sola preoccupazione sia di reclamare la vita eterna, nostro pieno diritto ricevuto e garantito con il Battesimo!

Dio ci benedica e la Vergine ci protegga!