L’Annunciazione di Federico Barocci

annunciationFederico Barocci (circa 1535-1612) è uno dei più importanti pittori manieristi del XVI secolo. Le sue opere sono caratterizzate da uno
straordinario uso del colore e la composizione dei suoi lavori oltre ad essere affascinante è anche intellettualmente molto interessante.

L’arte del Barocci, membro del terzo ordine francescano, fu evidentemente influenzata dalla sua fede; basti pensare che la maggior parte delle sue opere hanno un soggetto religioso. I suoi capolavori in tal senso, sono realizzati con pietà e devozione e sono una vera e propria “Biblia Pauperum”, ovvero una Bibbia per illustrata per i poveri. Barocci credeva fermamente che la funzione dell’arte era di rappresentare nelle sue espressioni la Sacra Scrittura, rendendo così la trascendente presenza di Dio visibile dinanzi agli occhi dell’osservatore.

L’Annunciazione, commissionata nel 1596 da Laura Pontani Coli per la Cappella dell’Annunciazione, nella Basilica di Santa Maria degli Angeli ad Assisi, è una delle pitture più rinomate del Barocci che noi per tal ragione ci prepariamo ad illustrare.

Ci troviamo nella casa della Vergine Maria. La profonda prospettiva dell’opera fa sì che l’osservatore si senta parte dell’opera stessa.

Osserviamo attentamente i particolari. Dalla finestra possiamo scorgere le torri del palazzo ducale di Urbino; sappiamo questa essere la stessa visuale della città che il Barocci poteva ammirare dal suo studio. Un altro delicato particolare, posizionato dall’artista in basso a sinistra, è il gatto addormentato nel cestino per il cucito, che sta a simboleggiare una grande intimità. Barocci ha usato queste immagini familiari per rendere la scena accessibile all’osservatore e per trasportarlo dalla propria vita quotidiana in quella del Vangelo.

È come se entrassimo nella casa di Maria. La Vergine è sola nell’atto di contemplare le Scritture e nel momento in cui l’Angelo arriva, abbandona la Sua lettura e pone il libro sul tavolo retrostante. Barocci usa questi dettagli per sottolineare lo stato d’animo di Maria, che è Colei che conserva le cose del Signore nel Suo cuore (Lc 2,19). Da un punto di vista iconografico, il libro delle Sacre Scritture indica che Maria è la donna di cui il profeta Isaia aveva detto: “ la vergine concepirà e partorirà un figlio, che chiamerà Emmanuele” (Is 7,14)

Per dimostrare che Maria è “benedetta fra le donne e piena di grazia” (Lc 2) Barocci la rappresenta con le fattezze di una donna nobile del tempo, rinomata per la sua bellezza. In effetti, Maria ha un’affascinante e sereno sguardo ed i suoi vestiti di colore rosso e blu – che simboleggiano la Sua maternità divina- danno una luce grandiosa all’intero quadro. Ecco come questa luce che proviene dalla figura di Maria e che illumina la stanza altro non indica, se non la venuta della Luce del mondo attraverso l’Incarnazione.

Torniamo all’Angelo Gabriele che è colto nell’atto di salutare Maria, con un espressione che S. Tommaso chiama “il saluto dell’Angelo”…. “Ti saluto o piena di grazia” (Lc 1,28). Nella mano dell’angelo notiamo un giglio, simbolo dell’eterna verginità di Maria. Ecco perché l’Arcangelo si trova in ginocchio; perché Maria è l’unica che è Immacolata- Piena di Grazia e Piena di Dio!

Osserviamo ora la parte superiore dell’opera dove ammiriamo la sfera celeste. Dio Padre, dai cieli, guarda in basso quasi attendendo la risposta di Maria al Suo progetto. La salvezza dell’umanità riposa in questo libero “SI” di Maria. Barocci, con la sua grande abilità, ha rappresentato tutta la tensione del momento; si notino gli angeli alla destra e alla sinistra di Maria che sembrano incoraggiarLa attraverso le loro preghiere. Maria allora risponde: “fiat mihi secundum verbum tuum” (Lc 1,38) – si compia di me secondo la Tua parola. Ed è così che concepirà per opera dello Spirito Santo.

Ecco come questa attenzione ai particolari sia artistici sia dottrinali fa si che questo commovente passo biblico sia rappresentato dal Barocci in maniera eccellente. La sua abilità risiede proprio nel dipingere scene che rappresentano la profonda essenza della vita. Reimmergiamoci per l’appunto nel quadro dell’Annunciazione. Maria è lì, e ci sta mostrando la pienezza della vita, della Sua vita. La Vergine si sta abbandonando con fiducia filiale ai piani del Signore, sta pronunciando il suo Si, con la consapevolezza che il Signore sta per fare di Lei grandi cose. ( Lc 1,49)